ReseBlog. Le salite brevi

Dulcis in fundo … chiudiamo con una panoramica riguardante le salite brevi, che necessitano di un’ulteriore distinzione: salite brevissime e brevi.

Le prime solitamente si effettuano su prove che possono variare dai 10 ai 100 m, con una durata compresa fra i 10” ed i 30”. Solitamente si fanno su pendenze dal 10/12% e al 95/100% della massima velocità, Bpm soprasoglia.
Servono per fare un lavoro prettamente di forza, con un recupero mediolungo fra una ripetuta e l’altra, tra il 1’30” e i 3′.

Per salite brevi – dai 120 ai 250 m – intendiamo quelle con durata temporale compresa da 35” a 1’30” , pendenza fra 8-10% , i Bpm soprasoglia. Bisogna effettuarle intorno al 85-90% della massima velocità e influiscono sulla capacità o resistenza lattacida, il tutto in base ai recuperi che possono variare a seconda del lavoro che si vuole svolgere.
La brevità e la pendenza “impone” una una corsa a ginocchia alte, permettendo a queste tipologie di allenamento di essere considerate un’ottima esercitazione per migliorare la tecnica di corsa.
Su questa tipologia di salite si possono eseguire anche esercitazione di corsa come skip calciate e similari.

Questi allenamenti sono facilmente riadattabili alla preparazione delle Skyrace, ovviamente usate “sulla base di tempo e non metrica”, da eseguire su sterrati o su tratti “simil-vertical”
Se svolte con una “collocazione intelligente” nella periodizzazione dell’allenamento possono essere utilizzate sia come un valido richiamo di forza, sia come un lavoro “di sintesi” da eseguire nella settimana in cui c’è la gara.

A questo punto siamo agli sgoccioli , mancano poco più di due settimane alla Resegup, ora è tempo di diminuire i volumi di allenamento, inserendo qualche allenamento di qualità , mantenere un minimo di volume aerobico e arrivare il più riposati possibile al grande Evento.

In Bocca al Lupo a tutti i partecipanti

Luca Molteni
www.sportperformances.it